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Archive for month: maggio, 2010

Gianni Polidori a Villa Bombrini

Gianni Polidori a Villa Bombrini

Acciaierie di CorniglianoIl Museo Biblioteca dell’Attore partecipa alla mostra Volti, Corpi e forme dei cantieri che si terrà a Villa Bombrini di Genova Cornigliano dal 7 al 21 maggio con sette opere di Gianni Polidori intitolate “Visita alle Acciaierie di Cornigliano 1961/1962”.

La mostra organizzata dal “gruppo prisma 177”, Associazione culturale per l’interdisciplinarietà delle Arti ONLUS, vede la collaborazione di Comune di Genova – Municipio VI Medio Ponente, Provincia di Genova, Società per Cornigliano, Museo Biblioteca dell’Attore, Fondazione Ansaldo, Genoalamp srl e Le Botteghe di Cornigliano.

Inaugurazione venerdì 7 maggio alle ore 17,00.

Orario di apertura: da lunedì a venerdì dalle 10,00 alle 19,00. Ingresso libero. Ampio parcheggio gratuito.

La mostra sarà successivamente accolta nella Galleria delle Esposizioni del Galata Museo del Mare dal 3 giugno al 29 agosto 2010.

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Genova ricorda Alessandro Fersen

Genova ricorda Alessandro Fersen

Alessandro FersenVenerdì 7 maggio 2010, Sala del Consiglio Provinciale, Largo Lanfranco 1, Genova.

A nove anni dalla scomparsa, Genova ricorda la vita e l’opera di Alessandro Fersen, attore, autore, regista, maestro, teorico teatrale e sperimentatore, studioso nei campi più disparati, dalla filosofia all’antropologia, dal teatro al cinema, dalle feste popolari alla religione. Fondatore nel 1957 dello Studio Fersen di Arti Sceniche, una scuola protesa alla formazione dell’attore a partire dal metodo Stanislavskij e indirizzata alla continua ricerca sul “mnemodramma”, il regista-filosofo ha indirizzato la sua tecnica teatrale all’antropologia, conquistando per essa meriti e prestigio in ambito internazionale e conquistandosi un ruolo centrale nel panorama teatrale e culturale italiano.

La sua formazione genovese risale alla prima infanzia quando, nel 1913, si trasferì con la famiglia dalla Polonia (nacque a Lodz), trascorrendo la gioventù – scuola elementare, liceo classico e laurea in filosofia nel 1934 con Giuseppe Rensi – nel capoluogo ligure. Ma Genova fu anche il luogo di importanti relazioni umane con personalità quali Camillo Sbarbaro ed Emanuele Luzzati, nonché di attività clandestine durante la Resistenza e degli esordi in teatro, fondamentali per la sua crescita professionale. Nel 1992 la Fondazione Mario Novaro gli ha conferito il Premio Novaro per la cultura ligure dedicandogli nell’occasione una mostra e un numero de “La Riviera Ligure”.

Nel 2002 la figlia di Fersen, signora Ariela Fajrajzen, ha donato al Museo Biblioteca dell’Attore quanto conservato dal padre nella sua abitazione romana. Si tratta di un Fondo importante costituito da 145 faldoni di archivio che contengono corrispondenza, copioni, foto, scritti, recensioni, ecc. relativi ai vari interessi coltivati da Fersen; un ritratto di Mafai; una quarantina di bozzetti e figurini di Emanuele Luzzati; locandine e manifesti; registrazioni audio e video; 1.400 volumi e 417 fascicoli di riviste; il tavolo, le panche e le librerie dello studio dove Fersen lavorava.

Le tappe del suo percorso e pensiero genovese verranno ricordate venerdì 7 maggio in un convegno promosso ed organizzato dall’Assessorato alla Cultura della Provincia di Genova, in collaborazione con il Museo Biblioteca dell’Attore, la Scuola di Recitazione del Teatro Stabile e la Fondazione Alessandro Fersen.

Tra i relatori saranno presenti: Ariela Fajrajzen figlia di Fersen e presidente della Fondazione a lui intitolata, Pasquale Pesce direttore della Fondazione, Paola Bertolone, Eugenio Buonaccorsi e Stefano Verdino docenti universitari, Gian Domenico Ricaldone archivista del Museo Biblioteca dell’Attore che è depositario del Fondo Fersen, lo storico Paolo Battifora ed il critico cinematografico Claudio Bertieri.

La giornata verrà presieduta dall’Assessore alla Cultura della Provincia di Genova Giorgio Devoto e sarà integrato da alcune iniziative culturali tra le quali la proiezione di spezzoni del film vincitore del Premio Oscar Le mura di Malapaga di René Clément (1949), il workshop teatrale sul metodo Fersen a cura di Anna Laura Messeri con la proiezione del video originale Alle origini del teatro, l’attore, e la presentazione dei due volumi pubblicati di recente su Alessandro Fersen, rispettivamente di Paola Bertolone, Ora Fluente. Del teatro e del non teatro: l’opera di Alessandro Fersen, Titivillus Editore, 2009 e di Roberto Cuppone, Alessandro Fersen e la Commedia dell’Arte, Aracne editrice, 2009.

Nell’ambito del convegno di Genova la Fondazione Fersen annuncerà il programma di Roma 2011 relativo alle celebrazioni per il centenario della nascita del Maestro Fersen.

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“Emmetì” di Luigi Squarzina

“Emmetì” di Luigi Squarzina

La manifestazione “Teatro e Società” propone un’analisi di tre importanti spettacoli del Teatro Stabile di Genova che hanno provocato discussione nella società di allora per il particolare contenuto critico e il significato politico e religioso.

Dopo il primo evento dedicato a Il Diavolo e il buon Dio di Jean-Paul Sartre è ora in programmazione l’analisi di Emmetì di Luigi Squarzina che suscitò non solo discussione ma anche un provvedimento giudiziario che limitava la rappresentazione impedendo la programmazione di certe parti del testo.

Emmetì,
scritto e diretto da Squarzina, proponeva un’analisi critica dei rapporti umani e amorosi in una società mercificata; in particolare un contestato “Padre Nostro del Consumatore” determinava un intervento della magistratura aprendo così un dibattito nazionale sulla libertà della rappresentazione artistica.

L’incontro avverrà giovedì 13 maggio nella Sala del Minor Consiglio di Palazzo Ducale alle ore 21.00, con  le relazioni di Eugenio Buonaccorsi e Luca Borzani e gli interventi di Claudio Bertieri, Alfredo Biondi, Andrea Ranieri, Mario Sossi e Eugenio Pallestrini.

Sono previste proiezioni di immagini teatrali e la lettura “artistica” del brano contestato. Come nelle altre manifestazioni l’analisi dell’evento prevede la partecipazione e un dibattito con il pubblico presente.

“Teatro e Società” è un evento culturale promosso da Museo Biblioteca dell’Attore, Teatro Stabile di Genova e Fondazione Cultura-Palazzo Ducale.

Forme del pensiero che ride

Forme del pensiero che ride

1° festival del comicoIl Museo Biblioteca dell’Attore collabora a “forme del pensiero che ride. 1° festival del comico” che si terrà a Palazzo Ducale dal 20 al 25 maggio 2010 con due piccoli ma preziosi allestimenti realizzati con alcuni dei materiali più significativi fra quelli conservati nelle sue collezioni.

Palazzo Ducale, Cortile Maggiore, Sala Mercurio:
– Lo studio di Gilberto Govi
a cura di Marco Salotti
– Il signor Bonaventura di Sergio Tofano
a cura di Gian Domenico Ricaldone

Accompagnano le mostre due lezioni che si terranno a palazzo Ducale nella sala del Minor Consiglio:
– sabato 22 maggio, ore 11.30
Marco Salotti e Vito Molinari parleranno di “Gilberto Govi”
– sabato 22 maggio, ore 16.00
Alessandro Tinterri parlerà del “Signor Bonaventura”

Programma completo del festival sul sito di Palazzo Ducale
http://www.palazzoducale.genova.it/pdf/2010/festivalcomico/programmacomico.pdf

Il signor Bonaventura a Palazzo Ducale

Il signor Bonaventura a Palazzo Ducale

Signor BonaventuraIl signor Bonaventura di Sergio Tofano
a cura di Gian Domenico Ricaldone
Palazzo Ducale, Cortile Maggiore, Sala Mercurio
dal 20 al 25 maggio

orario
tutti i giorni 15 – 21
sabato e domenica 10,30 – 21

nell’ambito di
forme del pensiero che ride
1° festivale del comico

Il signor Bonaventura nasce sul “Corriere dei Piccoli”, nel 1917, dalla matita di Sergio Tofano, in arte Sto.

Dal Fondo Tofano del Museo Biblioteca dell’Attore una scelta di materiali originali, pagine del “Corriere dei Piccoli”, tavole di disegni, fotografie degli spettacoli, volumi illustrati, il costume di Bonaventura e alcune curiosità legate al personaggio e all’arte di Sto.

Una piccola sezione sarà dedicata ai disegni umoristici sul teatro.

Lo studio di Govi a Palazzo Ducale

Lo studio di Govi a Palazzo Ducale

Lo studio di Gilberto Govi
a cura di Marco Salotti
Palazzo Ducale, Cortile Maggiore, Sala Mercurio
dal 20 al 25 maggio 2010

orario
tutti i giorni 15 – 21
sabato e domenica 10,30 – 21

nell’ambito di
forme del pensiero che ride
1° festival del comico

Per la prima volta viene esposto al pubblico di Palazzo Ducale lo Studio di Gilberto Govi che la moglie Rina ha donato, insieme all’archivio, al Museo Biblioteca dell’Attore.

Un doveroso omaggio al grande attore che fece apprezzare ovunque il duro, stretto, ostico dialetto genovese.

Esposizione e filmati accostano al Govi “privato” le tante maschere che ha interpretato nei suoi memorabili personaggi.

 

Intorno al testo e oltre

Intorno al testo e oltre

Martedì 25 maggio 2010, ore 16, Foyer del Teatro della Corte, Genova.

INTORNO AL TESTO E OLTRE“, presentazione dei lavori realizzati dalle Scuole che hanno aderito al progetto:
Liceo Classico Andrea D’Oria, Liceo Classico Beccaria – Mondovì, Liceo  Scientifico Nicoloso da Recco, Istituto Tecnico Commerciale Montale, Istituto Tecnico Industriale Commerciale e per Geometri Gastaldi-Abba, Istituto Ravasco.

partecipano
Carla Olivari, Vice-Presidente del Teatro Stabile di Genova
Giorgio Devoto, Assessore Cultura Provincia Genova
Carlo Repetti, Direttore del Teatro Stabile di Genova

Il progetto si è rivolto alle Scuole della Provincia di Genova e non solo, con l’intento di sollecitare gli insegnanti a produrre percorsi didattici collegati alla visione di spettacoli teatrali, al fine di formare un pubblico più consapevole.

Le classi partecipanti saranno premiate dalla Provincia e dal Teatro Stabile di Genova.

Teatro Stabile di Genova in collaborazione con il Museo Biblioteca dell’Attore e la Provincia di Genova.

Ingresso libero.

Gianni Polidori al Galata Museo del Mare

Gianni Polidori al Galata Museo del Mare

La mostra “Volti, Corpi e forme dei cantieri” in cui sono esposte sette opere di Gianni Polidori, si sposta da Villa Bombrini alla Galleria delle esposizioni del Galata Museo del Mare.

La mostra, organizzata dal “gruppo prisma 177“, sarà visitabile dal 3 giugno al 29 agosto 2010.

Inaugurazione il 3 giugno alle ore 18,00.

Gianni Polidori, scenografo e pittore, nasce a Roma il 7 novembre 1923.
Dopo aver partecipato alla guerra di Liberazione, frequenta a Roma la Scuola di Scenografia dell’Accademia di Belle Arti e il Centro Sperimentale di Cinematografia dove si diploma nel 1948. La sua formazione artistica è legata alle influenze di Renato Guttuso e Gino Carlo Sensani ma è a Corrado Cagli che deve la maggiore influenza sulla sua produzione artistica.
Inizia a lavorare come scenografo e costumista già nel 1946. Nel 1950 sposa la costumista Marisa (Misa) D’Andrea con cui instaura anche un importante sodalizio professionale. In quarantacinque anni di carriera ha lavorato per il teatro di prosa, il teatro lirico, il balletto, il cinema e la televisione collaborando con i più importanti registi italiani: Michelangelo Antonioni, Alessandro Blasetti, Carlo Ludovico Bragaglia, Gianfranco De Bosio, Giorgio De Lullo, Alessandro Fersen, Giorgio Gallione, Vittorio Gassman, Alberto Lattuada, Nanni Loy, Corrado Pavolini, Dino Risi, Giancarlo Sbragia, Marco Sciaccaluga, Ettore Scola, Stefano Vanzina, Luchino Visconti e molti altri. Di particolare importanza l’incontro con Luigi Squarzina per il quale realizza oltre trenta scenografie.
Parallelamente alla sua principale attività di scenografo Polidori ha sempre coltivato i suoi interessi per la pittura, l’insegnamento (dal 1970 al 1986 ha tenuto la cattedra di “Elementi di scenografia” al DAMS di Bologna), l’editoria e l’allestimento di mostre.
Ha vissuto per molti anni a Genova dove ha lavorato sia per il Teatro Stabile che per il Teatro Carlo Felice e dove ha fondato, con Emanuele Luzzati e Raimondo Sirotti, la Scuola di Comunicazione Visiva presso l’Istituto Byron.
Gli vengono assegnati diversi riconoscimenti tra cui il “Premio Internazionale Lumière” per le scenografie dei primi film di Michelangelo Antonioni: I vinti, La signora senza camelie e Le amiche.Nel 1990, poco prima della scomparsa, avvenuta a Roma nel 1992, dona al Museo Biblioteca dell’Attore il materiale scenografico che ancora conserva nel suo studio romano.

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