Venerdì 7 maggio 2010, Sala del Consiglio Provinciale, Largo Lanfranco 1, Genova.
A nove anni dalla scomparsa, Genova ricorda la vita e l’opera di Alessandro Fersen, attore, autore, regista, maestro, teorico teatrale e sperimentatore, studioso nei campi più disparati, dalla filosofia all’antropologia, dal teatro al cinema, dalle feste popolari alla religione. Fondatore nel 1957 dello Studio Fersen di Arti Sceniche, una scuola protesa alla formazione dell’attore a partire dal metodo Stanislavskij e indirizzata alla continua ricerca sul “mnemodramma”, il regista-filosofo ha indirizzato la sua tecnica teatrale all’antropologia, conquistando per essa meriti e prestigio in ambito internazionale e conquistandosi un ruolo centrale nel panorama teatrale e culturale italiano.
La sua formazione genovese risale alla prima infanzia quando, nel 1913, si trasferì con la famiglia dalla Polonia (nacque a Lodz), trascorrendo la gioventù – scuola elementare, liceo classico e laurea in filosofia nel 1934 con Giuseppe Rensi – nel capoluogo ligure. Ma Genova fu anche il luogo di importanti relazioni umane con personalità quali Camillo Sbarbaro ed Emanuele Luzzati, nonché di attività clandestine durante la Resistenza e degli esordi in teatro, fondamentali per la sua crescita professionale. Nel 1992 la Fondazione Mario Novaro gli ha conferito il Premio Novaro per la cultura ligure dedicandogli nell’occasione una mostra e un numero de “La Riviera Ligure”.
Nel 2002 la figlia di Fersen, signora Ariela Fajrajzen, ha donato al Museo Biblioteca dell’Attore quanto conservato dal padre nella sua abitazione romana. Si tratta di un Fondo importante costituito da 145 faldoni di archivio che contengono corrispondenza, copioni, foto, scritti, recensioni, ecc. relativi ai vari interessi coltivati da Fersen; un ritratto di Mafai; una quarantina di bozzetti e figurini di Emanuele Luzzati; locandine e manifesti; registrazioni audio e video; 1.400 volumi e 417 fascicoli di riviste; il tavolo, le panche e le librerie dello studio dove Fersen lavorava.
Le tappe del suo percorso e pensiero genovese verranno ricordate venerdì 7 maggio in un convegno promosso ed organizzato dall’Assessorato alla Cultura della Provincia di Genova, in collaborazione con il Museo Biblioteca dell’Attore, la Scuola di Recitazione del Teatro Stabile e la Fondazione Alessandro Fersen.
Tra i relatori saranno presenti: Ariela Fajrajzen figlia di Fersen e presidente della Fondazione a lui intitolata, Pasquale Pesce direttore della Fondazione, Paola Bertolone, Eugenio Buonaccorsi e Stefano Verdino docenti universitari, Gian Domenico Ricaldone archivista del Museo Biblioteca dell’Attore che è depositario del Fondo Fersen, lo storico Paolo Battifora ed il critico cinematografico Claudio Bertieri.
La giornata verrà presieduta dall’Assessore alla Cultura della Provincia di Genova Giorgio Devoto e sarà integrato da alcune iniziative culturali tra le quali la proiezione di spezzoni del film vincitore del Premio Oscar Le mura di Malapaga di René Clément (1949), il workshop teatrale sul metodo Fersen a cura di Anna Laura Messeri con la proiezione del video originale Alle origini del teatro, l’attore, e la presentazione dei due volumi pubblicati di recente su Alessandro Fersen, rispettivamente di Paola Bertolone, Ora Fluente. Del teatro e del non teatro: l’opera di Alessandro Fersen, Titivillus Editore, 2009 e di Roberto Cuppone, Alessandro Fersen e la Commedia dell’Arte, Aracne editrice, 2009.
Nell’ambito del convegno di Genova la Fondazione Fersen annuncerà il programma di Roma 2011 relativo alle celebrazioni per il centenario della nascita del Maestro Fersen.
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